Malvasia Bianca
Storia
La malvasia fa parte di una grande e composita famiglia di vitigni, coltivati in quasi tutte le regioni d'Italia e costituenti una popolazione geneticamente molto eterogenea, formata da almeno 17 varietà, per la maggior parte a bacca bianca, ma alcune anche a bacca rossa, talune aromatiche e altre a sapore neutro. Comuni a tutte sono l'origine greca e l'etimologia del nome che non può che derivare dalla città greca di Monemvasia, situata nel Peloponneso. Il nome fu italianizzato dagli importatori.
Diffusione
La coltivazione delle varie tipologie di malvasia è raccomandata e autorizzata complessivamente in 80 province italiane. La malvasia bianca in particolare vede la sua presenza principale in Puglia, dove è utilizzata per molte IGTe DOC del Salento.
La pianta
Il grappolo è medio-grosso, di forma piramidale, di media compattezza e alato. Gli acini sono sferoidali, di grandezza media o medio-piccola, con una buccia consistente, di medio spessore, leggermente pruinosa e di colore verde giallastro. Abitualmente giunge a maturazione nella prima decade di settembre.
Caratteristiche del vino
Vinificato in modo classico, in acciaio, presenta vini con colore giallo paglierino tenue e profumi quasi neutri, privi di aromaticità ma freschi e armonici. In bocca mostra una buona acidità, una marcata sapidità e un gusto tutto sommato abbastanza piacevole.